sabato 30 novembre 2013

PAROLE FRA LE NUVOLE!

Ciao ragazzi avete mai sentito parlare di Wordle? E' un servizio grazie al quale si possono creare nuvole di parole, per fissare dei concetti chiave in maniera più divertente ed efficace.  Basta inserire il testo dell'argomento che si vuole trattare e in men che non si dica vi compariranno a mo' di nuvola tutte le parole che lo compongono; voi mi potrete chiedere e fin qua qual è la novità?  La novità consiste nel fatto che solo le parole fondamentali, cioè le parole che più spesso ricorrono nel testo saranno a caratteri cubitali e ben visibili, tutte le altre , quelle meno significative, saranno scritte in caratteri più piccoli e occuperanno posizioni "periferiche". Quindi futuri maestri e maestre perché non utilizzare questo servizio così creativo che ci viene offerto dal web per rendere un po' più colorate le nostre spiegazioni? Io ho già iniziato a sperimentare e ho creato una nuvola di parole per il termine WEB!!

Ecco il sito dove potrete vederla...buon divertimento!!:)
http://www.wordle.net/show/wrdl/7337501/web

Questa è una nuvola di parole sulla scuola trovata su Internet.

venerdì 22 novembre 2013

UN'IMMAGINE PER IL WEB


L'immagine che secondo me meglio esprime la mia idea del web è quella del gomitolo,ma non di un gomitolo normale,bensì un gomitolo la cui matassa è il mondo e i fili sono le tante possibilità da esso offerte.Il web infatti ha migliorato non di poco la nostra vita,investendo tutti i suoi campi;ci permette di fare ricerche e lavori per la scuola,ci fa fare acquisti rimanendo comodamente seduti sulla nostra poltrona,ci fa conoscere persone nuove o metterci in contatto con chi non vedevamo da tempo.Ma soprattutto la rete ha fatto si che tutti potessimo essere sempre aggiornati in tempo reale su tutto quello che avviene nel mondo,facendoci sentire parte di una grande famiglia!Come in ogni gomitolo che si rispetti i fili però possono sempre aggrovigliarsi,e formare dei nodi difficili da sciogliere;allo stesso modo il web potrebbe farci incappare in situazioni spiacevoli dalle quali non è facile uscirne!

















QUANDO LE LETTERE BALLANO!

La dislessia non é una malattia,ma viene classificata fra i Disturbi Specifici dell'Apprendimento di origine neurobiologica.Essa é caratterizzata da una difficoltà a effettuare una lettura veloce e accurata e da una scarsa capacità nello scrivere.I bambini dislessici hanno delle  grosse difficoltà a distinguere i vari grafemi e spesso confondono la p con la b,la u con la n,la a con la e...Questa disabilità dell'apprendimento deve essere riconosciuta sul nascere altrimenti per il soggetto ci saranno conseguenze serie;in questo le maestre della scuola primaria hanno una grossa responsabilità,in quanto la dislessia si manifesta proprio nei primi anni della scuola elementare.Purtroppo però é proprio nella scuola che nascono i veri problemi,i bambini dislessici vengono infatti spesso scambiati per ragazzi pigri o svogliati e quindi essendo ripresi dalla maestra davanti ai loro compagni si sentono ancor di più dei buoni a nulla e la loro autostima scende sotto zero!Ma non é solo la scuola ad avere delle colpe,molto spesso sono anche i genitori a non voler ammettere che i loro figli hanno dei problemi e vanno avanti tranquilli pensando che il figlio sia soltanto una sfaticato che col tempo migliorerà!La dislessia va invece diagnosticata in tempo e grazie a percorsi specifici per ogni singolo ragazzo può essere superata!
Per poter comprendere meglio questo difficile tema vi consiglio di vedere un bellissimo film  "Stelle sulla terra" ,che racconta la storia di un bambino dislessico che grazie al suo insegnante alla fine può "ballare vittorioso " al posto delle lettere!



"Stelle sulla Terra",il film.

mercoledì 20 novembre 2013

"GLI INSEGNI......CARO MAESTRO!"

Chi di noi non ricorda il suo primo giorno di scuola? L'emozione che si prova nell'intraprendere un'avventura così speciale che ci porterà alla scoperta di realtà a noi sconosciute e che ci guiderà a diventare persone adulte e responsabili. Come dimenticare l'ansia e allo stesso tempo l'entusiasmo della mattina del primo giorno di scuola e soprattutto la nostra mamma che in questo giorno più che mai è orgogliosa del suo bambino. Sono emozioni che ci ricorderemo per tutta la vita e che faranno sempre parte di noi! E voi come avete vissuto il vostro primo giorno di scuola? Intanto nell'attesa di ricevere i vostri commenti vi illustro la toccante lettera che Abramo Lincoln, sesto presidente degli Stati Uniti, scrisse al maestro di suo figlio in ricorrenza del suo primo giorno di scuola...

"Il mio figlioletto inizia oggi la scuola: per lui, tutto sarà strano e nuovo per un po’ e desidero che sia trattato con delicatezza. È un’avventura che potrebbe portarlo ad attraversare continenti, un’avventura che, probabilmente, comprenderà guerre, tragedie e dolore. Vivere questa vita richiederà fede, amore e coraggio.
Dovrà imparare, lo so, che non tutti gli uomini sono giusti, che non tutti gli uomini sono sinceri.
Però gli insegni anche che per ogni delinquente, c’è un eroe;
che per ogni politico egoista c’è un leader scrupoloso…
Gli insegni che per ogni nemico c’è un amico,
cerchi di tenerlo lontano dall’invidia, se ci riesce, e gli insegni il segreto di una risata discreta.
Gli faccia imparare subito che i bulli sono i primi ad essere sconfitti…
Se può, gli trasmetta la meraviglia dei libri…
Ma gli lasci anche il tempo tranquillo per ponderare l’eterno mistero degli uccelli nel cielo, delle api nel sole e dei fiori su una verde collina.
Gli insegni che a scuola è molto più onorevole sbagliare piuttosto che imbrogliare…
Gli insegni ad avere fiducia nelle proprie idee, anche se tutti gli dicono che sta sbagliando…
Gli insegni ad essere gentile con le persone gentili e rude con i rudi.
Cerchi di dare a mio figlio la forza per non seguire la massa, anche se tutti saltano sul carro del vincitore…
Gli insegni a dare ascolto a tutti gli uomini, ma gli insegni anche a filtrare ciò che ascolta col setaccio della verità, trattenendo solo il buono che vi passa attraverso.
Gli insegni, se può, come ridere quando è triste.
Gli insegni che non c’è vergogna nelle lacrime.
Gli insegni a schernire i cinici ed a guardarsi dall’eccessiva dolcezza.
Gli insegni a vendere la sua merce al miglior offerente, ma a non dare mai un prezzo al proprio cuore e alla propria anima.
Gli insegni a non dare ascolto alla gentaglia urlante e ad alzarsi e combattere, se è nel giusto.
Lo tratti con gentilezza, ma non lo coccoli, perché solo attraverso la prova del fuoco si fa un buon acciaio.
Lasci che abbia il coraggio di essere impaziente.
Lasci che abbia la pazienza per essere coraggioso.
Gli insegni sempre ad avere una sublime fiducia in sé stesso,
perché solo allora avrà una sublime fiducia nel genere umano.
So che la richiesta è grande, ma veda cosa può fare caro maestro…"



martedì 19 novembre 2013

IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO!

Oggi 19 Novembre all'età di 60 anni è morto Marcello D'Orta,maestro e scrittore napoletano e per ricordarlo voglio riportare qui di seguito alcune delle frasi che compongono quello che è il suo libro più famoso "Io speriamo che me la cavi" formato da 60 temi scritti interamente dai suoi alunni:

"A Arzano non c'è nessuno che chiede la limosina perché sa che nessuno gliela può dare".

"Io cretevo chi sa come erano fatti i francesi. Sono tali e quali a noi, solo un po più francesi".

"Io penzo (e credo) che la donna deve essere uguale a l'uomo, perché non è giusto che non è uguale. L'8 Marzo la donna deve essere uguale, all'uomo!".

"Noi siamo felici quando mangiamo. Quando viene mio zio che fa il carabbiniere, vuole sempre che io mi lavo le mani, prima di mangiare, ma io faccio finta di andare nel bagnio, perché mi sfasterio di lavarmi le mani!".

"Io vorrei vivere all'età della pietra, per buttare mazzate".

"Al Nord il maltempo è sempre cattivo, piove e nevica sempre, le persone si svegliano umide".

"Io i tedeschi li schifo e li odio perchè fanno sempre scoppiare la guerra;gli inglesi li odio perchè dicono che sono i migliori del mondo; i francesi li odio perchè fanno la guerra del vino con noi.I negri non li odio perchè non mi hanno fatto niente ma li schifo perchè puzzano".

"Il mondo fa schifo, io non ho paura a dirlo, perché sono il capoclasse, e certe cose posso dirle".

"La mamma è una cosa seria. Essa si sacrifica da quando noi nasciamo. Essa produce il latte per noi. Quando siamo piccoli produce il latte, perché è un mammifero: per ciò si chiama mamma".

Marcello D'Orta

GIROTONDO DI TUTTO IL MONDO

Filastrocca per tutti i bambini,
per gli italiani e gli abissini,
per i russi e per gli inglesi,
gli americani ed i francesi,
per quelli neri come il carbone,
per quelli rossi come il mattone,
per quelli gialli che stanno in Cina,
dove è sera se qui è mattina,
per quelli che stanno in mezzo ai ghiacci
e dormono dentro un sacco di stracci,
per quelli che stanno nella foresta
dove le scimmie fan sempre festa,
per quelli che stanno di qua o di là,
in campagna od in città,
per i bambini di tutto il mondo
che fanno un grande girotondo,
con le mani nelle mani,
sui paralleli e sui meridiani.

Queste è una delle tante filastrocche scritte da Gianni Rodari che potrebbe essere utilizzata per far apprendere in modo divertente ai bambini che la diversità è una ricchezza!Non la trovate anche voi molto carina?

lunedì 18 novembre 2013

NESSUNO CI DIRA' PIU': "VAI DIETRO LA LAVAGNA!"

                                         
 LE NUOVE TECNOLOGIE A SCUOLA: LA "L.I.M."


Sapete cos'è una L.I.M.? La lavagna interattiva multimediale, la L.I.M. appunto, è una superficie interattiva su cui poter scrivere, disegnare, allegare immagini, visualizzare testi riprodurre video o animazioni.
La LIM è uno strumento di integrazione con la didattica d'aula poiché coniuga la forza della visualizzazione e della presentazione tipiche della lavagna tradizionale con le opportunità del digitale e della multimedialità ; il dispositivo è composto da uno schermo touch screen, un computer e un proiettore. In Italia l'introduzione delle L.I.M. risale al 2006 grazie al ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni; l'iniziativa è stata poi ripresa nel 2008 dal ministro Maria Stella Gelmini che ha rilanciato il piano 5 con l'obiettivo di dotare le scuole italiane di 10.000 lavagne interattive.
Da una nota del 2 aprile 2012 risulterebbe che l'82% delle scuole pubbliche e il 18,5 di quelle paritarie posseggono una L.I.M.
E voi cosa pensate a riguardo? Avete mai visto/usato una L.I.M.?


PASSATO E FUTURO NELLA STESSA STANZA.









sabato 16 novembre 2013

PAROLE IN MUSICA!

"Pierino e il lupo",la prima fiaba musicale realizzata dal compositore russo Sergej Prokofiev,è l'esempio di come la musica possa concretamente utilizzata come strumento didattico per far avvicinare i bambini al mondo degli strumenti musicali.Prokofiev decise allora di inventare una meravigliosa storia nella quale i personaggi sarebbero stati rappresentati da uno strumento musicale anzichè da attori.

Ed ecco come egli abbina gli strumenti ai vari personaggi:
1.PIERINO (Archi:viola,violino,violoncello,contrabbasso)
2.NONNO (fagotto)
3.L'UCCELLINO (flauto)
4.L'ANATRA (oboe)
5.IL GATTO (clarinetto)
6.I CACCIATORI (timpani e grancassa)
7.IL LUPO (corni francesi).

Accedendo a questo link potrete vedere come i musicisti del quintetto di Bibiena raccontino e suonino la fiaba tornando anche loro un pò bambini...buon divertimento!

http://www.youtube.com/watch?v=daS3uzprR6E


giovedì 14 novembre 2013

DIAMO I NUMERI!!


Ecco a voi una simpatica filastrocca da proporre ai bambini per imparare i numeri!

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=u2tCEi6GitE

Queste sono le parole.. buon divertimento!


"Uno due e tre, quattro cinque e sei, sette otto nove e dieci.
Canta insieme a me, un applauso a te, se adesso conti fino a dieci.

Uno come il sole che fa nascere le viole
due come gli occhi sorridenti di un bambino
tre i nipotini del mio amico Paperino
quattro per viaggiare sono i punti cardinali
cinque le ho contate son le dita di una mano
sei sono i quadrati che compongono il mio dado
sette i colori vivi dell'arcobaleno
otto i pianeti che si muovono nel cielo.
nove sono i mesi nella pancia della mamma
dieci le persone a cui voglio tanto bene.

Uno due e tre, quattro cinque e sei, sette otto nove e dieci.
Canta insieme a me, un applauso a te, se adesso conti fino a dieci".


mercoledì 13 novembre 2013

TOC TOC "TIC"!


L’acronimo TIC riguarda l'uso di apparecchi digitali e di programmi software che consentono all'utente di creare, memorizzare, scambiare e utilizzare informazioni (o "dati") nei più disparati formati: dati numerici, testuali, comunicazioni vocali e molto altro. Sono ormai vari anni che queste TIC sono penetrate in profondità nella struttura della nostra Società e ci hanno cambiato la vita. Anche la scuola, sia pur in ritardo, è rimasta coinvolta da quel processo di radicale trasformazione nel modo di lavorare e di vivere a cui ci hanno “costretto” le TIC; e molto è cambiato nellorganizzazione scolastica, nei servizi interni ed in quelli con il pubblico. I siti Internet delle scuole più innovative stanno diventando degli efficienti portali di contatto con lesterno e di comunicazione fra i soggetti interni, anche se non molto è cambiato nella didattica curricolare, nelle normali lezioni che si svolgono nelle classi.

E voi sapevate cosa sono le TIC? E ritenete che siano davvero importanti nella scuola?  
 

CUORE DI MAESTRO


Sfogliando le pagine del bellissimo libro di Edmondo De Amicis “Cuore”,ho trovato questo passo che mi ha molto commosso e che descrive quella che era la figura del maestro di una volta. Che ne pensate?Avete mai letto il libro?

Ecco a voi il breve passo sopra citato:

 “Mi pare ancora di vederlo,il mio antico maestro.
Un ometto già un po’ curvo a quarant’anni,
severo ma di buone maniere,
che ci voleva bene come un padre
e non ce ne perdonava una.
Era venuto su da un contadino,
a furia di studio e privazioni.
Un galantuomo.Tutti i giorni il medesimo umore,
sempre coscienzioso,pieno di buon volere e attento,
come se ogni giorno facesse scuola per la prima volta”.
 
 
 

                                                                                   

LA SCUOLA...CHE CAMBIA!



Stavo pensando se fosse possibile stabilire cronologicamente quando è avvenuto il primo cambiamento nella scuola italiana e subito mi è balzata in mente la “scuola di Barbiana”, un’esperienza educativa avviata da don Lorenzo Milani negli anni 50. L’innovazione di questa esperienza può essere riassunta in quello che era il motto della scuola:”I care”,“mi importa”. La scuola di don Milani era una scuola fatta “su misura” per i ragazzi del paese ,quelli più disagiati;e per la prima volta ci si interessò veramente a coloro che dovrebbero essere i protagonisti di ogni scuola:gli alunni. Don Milani infatti insegnava loro non soltanto a leggere,scrivere e far di conto,ma anche e soprattutto le tecniche professionali che sarebbero servite ai ragazzi nel mondo reale per diventare adulti completi,responsabili e preparati.

E voi avete mai sentito palare della scuola di Barbiana?pensate che essa possa essere davvero considerata la genesi di un cambiamento?

 
 

LA SCALA FORRESTER


Ci sono molti modi di concepire la rete e dall’uso che ne facciamo nasce anche il modo con cui la interpretiamo. Vi segnalo una interessante scala (scala Forrester) che distingue sei possibili usi: -“Creatori”: quelli che pubblicano on line creando blog, pagine web…. -“Partecipanti collezionisti”: raccolgono contenuti di vario genere…-“Partecipanti che usano social network”:( ad esempio Facebook)..-“Lettori simpatizzanti”:
leggono, sentono contenuti o contenuti on line…-“Inattivi”. Lo schema vi sembra utile? Lo considerate valido? In quale livello vi riconoscete? E a quale vorreste arrivare? Raccontate delle vostre pratiche d’uso della rete..

martedì 12 novembre 2013

SCUOLA 2.0: CARICAMENTO COMPLETATO!


Benvenuti!!
Ho aperto questo blog per condividere con voi quella che è la mia idea sul mondo della scuola e insieme potremo commentare i punti su cui ci troveremo d'accordo e confrontarci quando avremo opinioni differenti. Se vi starete chiedendo cosa significhi Scuola 2.0 adesso ve lo spiegherò subito: il titolo fa riferimento al termine Web 2.0 utilizzato per indicare l'evoluzione del web, passato da una fase di semi-staticità ad una fase di piena dinamicità in cui si supera la semplice consultazione per passare ad una vera e propria interazione. E questo è ciò che spero avvenga anche al mondo della scuola; una scuola che grazie al contributo di tutti possa diventare un'entità quanto più dinamica e interattiva possibile!